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Stimolare il collagene: la strada antiage, meno invasiva, della medicina estetica

Gli interventi di medicina estetica, sempre più spesso, diventano pilastri di una strategia antiage e di mantenimento dei livelli di collagene. Per chi vuole risultati immediatamente visibili, ma naturali e raffinati.


L’esigenza di piacersi e di contrastare i segni del tempo in modo efficace, con risultati evidenti ha portato molti a ricorrere a interventi di medicina estetica, sempre di più inseriti in una strategia antiage e di mantenimento per chi vuole esiti immediatamente visibili, ma anche naturali e raffinati.

A cogliere questo trend e a offrire soluzioni non invasive è stata Merz Aesthetics che ha iniziato a parlare di Medicina Estetica Etica, per un approccio al ritocco che non stravolge la fisionomia, insieme al concetto di Nude Beauty, diventato una campagna che parla di bellezza vera, diversità e fiducia in se stessi per promuovere la bellezza autentica, non fatta di trasformazioni radicali ma di piccoli interventi per migliorare lo stato della propria pelle e del proprio benessere. Questo approccio ha generato un aumento dell’interesse verso una proteina strutturale della corpo e della pelle, il collagene, protagonista di molti protocolli estetici soft.

Importantissimo per la salute e la qualità della pelle, nel corso del tempo, il collagene viene prodotto sempre meno dal nostro corpo, ma grazie ad alcuni trattamenti si può contrastare quest’azione di degrado stimolando la produzione sua naturale, come quella di elastina, con l’obiettivo di rigenerare in profondità la pelle e puntare a un aspetto più sano e luminoso.

L’argomento è stato il focus scientifico del Collagen Show- La scienza della biostimolazione,
un evento che ha avuto come protagonisti skin expert nazionali e internazionali che hanno raccontato tecniche e protocolli non invasivi, eseguibili in un’unica seduta, che stimolano la produzione di nuovo collagene e migliorano la skin quality nel tempo.

Tra gli speakers coinvolti c’era il Dottor Giorgio Astolfi, specialista in Medicina Interna, medicina estetica e laserterapia che ha risposto ad alcune domande.

Cos’è il collagene?
«Il collagene è la proteina più abbondante nell’organismo ed è concentrata principalmente nelle ossa e nei tendini, nella cartilagine, nella pelle e nei vasi sanguigni. È la più abbondante nei mammiferi, per esempio nell’uomo rappresenta il 6% del peso corporeo. Non si scopre ora l’importanza del collagene, se ne parla tanto e sempre di più per via delle problematiche legate all’estetica».

C’è una grande quantità di prodotti a base di collagene da bere, funzionano?
«Il collagene da bere può essere un coadiuvante nel panorama degli integratori che adesso sono molto di moda. Per poter essere assorbito, però, deve essere idrolizzato. Con l’alimentazione, il collagene viene introdotto attraverso alimenti carnei».

Quando bisogna intervenire per prevenire la perdita di collagene?
«Già dopo i 30/35 anni si assiste ad una riduzione della sintesi di collagene è questo spiega in buona parte la progressiva perdita di elasticità della cute. Per stimolare la produzione di collagene da parte dei fibroblasti in ambito medico estetico si utilizzano varie tecnologie finalizzate ad un surriscaldamento del derma. Come conseguenza alla riattivazione dei fibroblasti si comincerà a produrre collagene di tipo III ed in seguito collagene di tipo I che è quello più nobile ed efficace. Anche alcuni filler sono in grado di stimolare i fibroblasti nella neo-sintesi di collagene ed elastina ( un’altra proteina fondamentale per garantire l’elasticità della pelle, ndr.), in particolare Radiesse che contiene idrossiapatite di calcio (microsfere sintetiche unite a un gel di multicellulosa un mix utilizzato per filler volumizzanti, ndr.) che migliora l’elasticità della cute e la sua luminosità».

Le creme al collagene possono aiutare?
«La molecola del collagene contenuta nelle creme è molto grossa e non raggiunge il derma dove dovrebbe svolgere la sua funzione. Tra le metodiche più efficaci per stimolare la produzione di collagene vi è il PRP che consiste nell’iniezione nel derma di piastrine o meglio di plasma autologo. Al PRP può essere abbinato il microneedling che esercita uno stimolo meccanico con conseguente incremento della produzione di collagene».

Quanto può servire una dieta per intervenire sulla riduzione di collagene?
«Per cercare di rallentare i segni del tempo è sicuramente consigliabile una dieta equilibrata che garantisca l’apporto di tutte le sostanze che l’organismo necessità. Gli integratori sono un grande business, ma la strategia migliore è seguire una dieta sana».

Nella gallery abbiamo raccolto alcuni trattamenti viso, sia quelli che agiscono sul collagene che non, ispirati alla medicina estetica.